mercoledì 31 luglio 2013

Le fantasie erotiche

A lungo considerate tabù, le fantasie erotiche vengono oggi accettate più facilmente dalle donne. Oltre ad aiutare a mantenere un buon equilibrio psichico, queste aumentano il desiderio e consentono una sessualità ben sviluppata. Vediamo in che modo.

Che cos’è una fantasia erotica?

Una fantasia erotica è una rappresentazione immaginaria di desideri consci o inconsci. Le immagini, idee o sentimenti prodotti dallo spirito generano un’emozione e un’eccitazione, soprattutto sessuale.  Questo fenomeno non riguarda solo la sessualità, ma anche il desiderio e il piacere in generale. Il termine proviene dalla parola tedesca "phantasie", utilizzata da Freud per descrivere l’immaginazione.

Le fantasie erotiche

Chi ne ha?

Tutti hanno delle fantasie erotiche, a qualsiasi età, in modo cosciente o meno, esplicito o meno. Inoltre, le donne ne hanno tante quante gli uomini. L’unica differenza è che questi ultimi sono meno pudici e ne parlano quindi più liberamente.

Da dove provengono?
Le fantasie erotiche fanno parte di un fenomeno affascinante, ma che resta nondimeno del tutto naturale. È addirittura sintomo di una buona salute psichica. La maggior parte delle volte, esse provengono da un desiderio inconscio rimosso. Per Freud, queste si formerebbero prevalentemente durante l’adolescenza, sin dalle prime masturbazioni, o addirittura nell’infanzia (verso i 6 anni).

A cosa servono?
Le fantasie erotiche permettono all’individuo di isolarsi dai problemi quotidiani e di correggere alcune imperfezioni del mondo reale, al quale l’Io cerca di sfuggire grazie all’immaginazione. Corrispondono in qualche modo a un compromesso tra il sogno e la realtà, le pulsioni e i divieti, e procurano un’evasione. Le fantasie erotiche non corrispondono nonostante questo a un’insoddisfazione, ma piuttosto a una valvola di sfogo che permette all’individuo di scaricare le pressioni sociali e morali, che possono spesso essere molto forti.
Inoltre, le fantasie erotiche sono afrodisiaci molto potenti. Gli psichiatri e i sessuologi sono d’accordo nel distinguere due tipi di fantasie: quelle "creative", che arricchiscono una relazione sessuale e risvegliano il desiderio, e quelle che permettono di abbassare le inibizioni ed esprimere pienamente la propria sessualità.

Le fantasie erotiche più diffuse
Alcune "scenette erotiche" possono venirci in mente durante la giornata oppure al momento dell’atto sessuale e si formano a seconda della personalità di ciascuno di noi. Tra quelle più diffuse, troviamo per le donne quella di fare l’amore in un luogo deserto e selvaggio (spiaggia, foresta...) o in pubblico (parcheggio, ascensore, ufficio...). Vengono poi quelle su un rapporto con un personaggio in particolare (una celebrità, un perfetto sconosciuto, un amico o un collega). Alcune fantasie possono anche basarsi su un rapporto sessuale "accessoriato" (corde, bende, cibo, manette). Per finire, certe fantasie erotiche riguardano alcune situazioni (avere un rapporto omosessuale, con più partner, essere la preferita in un harem o fare uno strip-tease davanti a molti uomini).
Invece, le fantasie erotiche degli uomini sono molto più violente, spesso di ordine sessuale (rapporti anali, sadomasochismo, esibizionismo, scambismo o rapporti con due donne) e spesso sono quelle più realizzate.


Le fantasie che disturbano

Sottomissione durante un rapporto, scene di sadismo, stupro... A volte accade che alcune fantasie si allontanino dai desideri coscienti e corrispondano piuttosto a delle situazioni di cui si ha paura. Alcuni specialisti spiegano questo sfasamento con dei desideri inconsci deformati che rispondo a processi di difesa. Tuttavia, se questo tipo di rappresentazione diventa troppo forte, puo’ convenire parlarne con uno psicoterapeuta o uno psicanalista.

Bisogna condividere le proprie fantasie erotiche?


Se è facile parlare al proprio partner del proprio passato, la propria famiglia e le proprie esperienze, non è facile svelare alcuni desideri nascosti e spesso fraintesi. Dipende tutto dall’obiettivo da raggiungere. Se possono dare un pizzico di pepe alla vita quotidiana della coppia e aumentare la complicità tra i partner, alcune di esse possono mettere a disagio, soprattutto se il partner non le condivide o, ancora peggio, non ne fa parte! È solo una questione di buonsenso.




Bisogna metterle in pratica?
Per alcuni specialisti, le fantasie erotiche devono rimanere immaginarie per stimolare la libido, altrimenti si corre il rischio che perdano il loro potere e deludano. Per altri, invece, devono essere messe in pratica per curare alcune inibizioni, per far tornare il desiderio e facilitare l’orgasmo. Il tuo istinto può aiutarti a decidere: devi capire se sei veramente pronta a realizzare le tue fantasie erotiche senza rischi.

Il sesso anale: tutto quel che dovete sapere

Tante donne evitano ancora la questione della penetrazione anale con il loro partner: paura di sentire dolore o tabù? Scopri i nostri consigli sul sesso anale, una pratica spesso molto apprezzata dagli uomini.

L’origine del termine sodomia
Non bisogna confondere i Sodomiti (gli abitanti della città di Sodoma) e i sodomiti (gli adepti della penetrazione anale). Secondo la Bibbia, i primi lasciarono la loro città distrutta da Dio, per punire i loro usi perversi. A quel tempo, si rinfacciava ai suoi adepti l’enorme appetito sessuale e la loro tendenza alla sodomia, intesa nel senso attuale.


Una pratica a lungo vietata
Nella Roma antica, sodomizzare uno schiavo era un segno di potenza del suo padrone. A partire dal XIII secolo e fino al XVIII secolo questa pratica fu punita dalla legge con la morte sul rogo (il primo rogo attestato risale al 1277). La chiesa condannava questi "libertini immorali", anche quando questo atto era praticato tra adulti consenzienti. 

In ben 13 degli Stati Uniti l’abolizione di questa legge è arrivata soltanto nel 2003.

Perché piace tanto agli uomini?
Un uomo su tre pratica regolarmente il sesso anale. Se accetti di provarla, il tuo partner potrà dare libero sfogo alla sua fantasia di dominazione. Dal punto di vista fisico, il coito anale per l’uomo è un momento di puro piacere. Lo sfintere anale è più stretto della vagina, quindi il pene sarà più compresso e il piacere più intenso.

Cosa ne pensano le donne?
Le donne che accettano di praticare il sesso anale e che ne traggono piacere sono poche. Il 25% ammette di averla provata. Solo il 10% l’ha apprezzata veramente. Alcune rifiutano ancora per paura di sentire dolore o semplicemente perché la considerano una pratica degradante. Ma con un partner attento, queste reticenze spariranno.

Le precauzioni
L’ano è una zona sensibile e può anche essere fonte di piacere per le donne. Ma per raggiungere l’estasi, bisognerà cominciare con una buona lubrificazione. Al contrario della vagina, l’ano non si lubrifica naturalmente. Da evitare la vaselina, che è un lubrificante grasso. Prediligi invece quelli a base d’acqua o di silicone. La penetrazione deve essere fatta dolcemente: chiedi al tuo partner di cominciare accarezzandoti l’ano per rilassarti. L’introduzione di un dito, prima della penetrazione vera e propria, potrà contribuire anche al rilassamento dello sfintere anale. Il movimento di penetrazione, allora, sarà più facile.

Le posizioni
Il sesso anale può essere praticato in varie posizioni, in modo da variare il piacere. La pecorina è la più usata. Questa posizione permette anche la stimolazione della clitoride, per aumentare il piacere: questa associazione ti sorprenderà. Per stare più comoda, puoi metterti a pancia in giù. Per chi vuole cominciare in dolcezza, è meglio la posizione a cucchiaio (sul fianco) per moltiplicare le sensazioni. Se fai parte della categoria di coloro che preferiscono vedere il partner durante la penetrazione, mettiti seduta su di lui.

Rischi e infezioni
Non lo ripeteremo mai abbastanza: no alle penetrazioni brutali. Potrebbero provocare micro-ferite o sanguinamenti. Non esitare ad avvisare il tuo partner se provi fastidio. Il rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili esiste. Quindi, usate sempre il preservativo, poiché la mucosa rettale è particolarmente fragile e porosa. Infine, evitate di passare dalla penetrazione anale a quella vaginale. I germi contenuti nel retto potrebbero provocare un’infezione vaginale. Un consiglio: lavate le parti intime e cambiate il preservativo.